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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Ojetti - Il martirio dei monumenti.djvu{{padleft:45|3|0]]biniere imperterrito che quando dà il cambio al suo compagno gli spiega rispettoso che lì dentro è sepolto un arciduca....
Poco più a mezzodì, sopra un’altra collina tra Quisca e la Piumizza, è un’altra chiesetta, il Calvario di Quisca, costruita sui ruderi d’un antico castello, venerata da tutti i contadini del Collio cioè di quella regione collinosa chiusa tra Gorizia il Sabotino il Planina e lo Judrio. Dentro non aveva di pregevole altro che un gran polittico di legno scolpito e dipinto, un polittico del mezzo cinquecento, di scuola tirolese rozza e tozza ma vigorosa ed espressiva. Quando il Sabotino non era nostro, quella chiesuccia era il facile bersaglio delle artiglierie nemiche, e un proiettile, fra gli altri, andò a colpire quel politti-