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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Ojetti - Il martirio dei monumenti.djvu{{padleft:51|3|0]]che nel mezzo della navata centrale, cadde, per fortuna, verso la facciata, scoppiando, dopo l’urto sul tetto, nell’interno; abbattè l’angolo superiore sinistro della fronte e tre campate del portico, distaccando solo un lembo dei mosaici verso l’ingresso così che poche ore dopo precipitavano.
Ancóra una sosta di quattro mesi. Sembra quasi che, compiuto un misfatto tanto vile e, per la guerra, tanto, inutile, i nemici vogliano sempre aspettare che, fra tante vicende dell’immane tragedia, esso venga dimenticato, e gl’ingenui, che sono tanti, riprendano fiducia e speranza. Il 23 giugno, alle due e trenta del mattino, un idrovolante austriaco lanciava a Venezia sulla chiesa di San Francesco della Vigna due bombe potentissime. Una colpì il campanile, ne scheggiò la cornice, si