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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Ojetti - Il martirio dei monumenti.djvu{{padleft:56|3|0]]sti difensori pazienti e ormai espertissimi, mezzi che oggi non è lecito rivelare, e non certo il rimorso pei delitti perpetrati o la condanna di tutto il mondo civile, hanno indotta il nemico ad evitare quel cielo. L’11 novembre, quando volò su Padova per uccidervi cittadini inermi e donne e fanciulli, esso passò studiatamente al largo dalla zona battuta dalle artiglierie veneziane, e così dovette fare più volte fino alla notte del 3 giugno quando queste artiglierie lo respinsero dai dintorni di Venezia dove si rassegnò a gittare le sue bombe ferendo due borghesi e una donna.
Ma il nemico sa che anche fuori del regno nelle terre occupate, l’esercito nostro ad ogni passo che fa nell’aspra via della vittoria, ritrova nelle forme dei monumenti, nelle pergamene degli