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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Ojetti - Le vie del peccato.djvu{{padleft:101|3|0]]consolarsi, per cercare una tavola di salvezza tra le onde fuggenti.
Nora. No, no. Tu esageri.
Bice (che non si frena più). Ma sì, ma sì. Se la Torres non si prendeva Oiveda, io non sposavo il numismatico.
Nora. Chi?
Bice (con indifferenza un po’ sprezzante). Giovanni. Lo chiamo il numismatico, per quella sua santissima passione per le monete vecchie. A Parigi due giorni dopo il nostro arrivo m’ha tenuta due ore in una botteguccia oscura d’antiquario, per comprare certe monete dell’imperatore Eliogabalo. Per fortuna mentre lui guardava le monete con la lente, io guardavo senza lente un libro vecchio che avevo trovato in un angolo... un libro con certe figure... Se le avessi vedute!
Nora. Che titolo aveva il libro?
Bice. Un nomone... Erotomachia, mi pare. Aveva la data del 1672.
Nora. Non si troverà a Roma?
Bice. E chi te lo compra, se anche si trova?
Nora. Hai ragione (pausa lunga). Basta. In quell’affare della Torres hai ragione tu.
Bice. Quanto ci ho sofferto, Nora mia. Un uomo rifiutato da quella vecchia dipinta...