< Pagina:Ojetti - Le vie del peccato.djvu
Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta.

Bene. Vedi che tu già speri... Insomma, patti chiari. Quei due, quando non ci sono io, non dovranno mai entrare qui, mai. Capisci? Quando ci sarò io, vedremo.

— Ma come farò se verranno a chieder di me? Il villino è distante appena cento metri. A un miglio di distanza non ci sono che dei contadini. — E lasciali coi contadini! Non vengono qui per dipingere i contadini? Se ci avessi pensato prima non avrei affittato il villino a un pittore qualunque... — Pure te l’ha pagato bene. — E in gran parte il danaro l’hai preso tu, per gli abiti di estate. — Grandi cose! Cento lire per tre abiti di percalle! — Va bene. Li disprezzi? Allora ti proibisco assolutamente di metterti quei tre abiti quando io non sono qui. — E come mi vestirò per escire? — Non escirai. — Allora tanto vale a tornare a Spoleto. — E tornaci. Tacquero, stanchi tra quella caldura. Dopo qualche minuto, poi che il mezzo sigaro

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.