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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Ojetti - Le vie del peccato.djvu{{padleft:15|3|0]]mostrarci un pesce volante preso dagli emigranti sotto il castello di prua, sventrato, impagliato e inchiodato a pinne aperte sopra una tavoletta bianca. Miss Ellyn non si mosse. Lo stewart chiuse le lampadine elettriche, una sì, una no. Nella sala del pianoforte qualcuno — forse la figliola minore della messicana coi capelli tinti — tormentava la Serenata di Schubert.

Poco dopo la luna toccò la linea dell’orizzonte. La via d’argento si spalancò a ventaglio. Per cinque minuti fu tutto un fremere di piccole onde a miriadi, e noi navigammo in un mare di luce candida. Poi il mare divenne nero; le stelle, senza l’emula, tornarono a splendere.

E Miss Ellyn riaprì bocca:

— Voi non mi volete dar ragione solo perchè temete che io creda scettico anche voi. Ma di voi, non m’importa se siate scettico o no.

Viaggiando in America o vivendo con donne americane, non bisogna adombrarsi a certe crudezze. Tant’è vero che, avendo io insinuato una mano sotto la coperta e sotto la cappa per prender la sua, ella me la lasciò accarezzare, placidamente.

— Vi dirò una mia esperienza italiana, e giudicherete. Voi sapete che questa è la quinta volta

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