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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Ojetti - Le vie del peccato.djvu{{padleft:187|3|0]]vincere la scommessa; e suggerì due o tre nomi ma già erano stati posti nell’elenco. Io mi rassegnai a darmi vinto, per un punto solo, salvo che, nella notte, alla memoria di Lalla non fosse riapparso qualche ricordo spento.


Poco dopo, mentre Varano era in camera sua a riposare, io entrai da Lalla e cercai di corrompere la sua sincerità.

— Pensa bene, pensa: un senatore, un deputato, un dottore, un diplomatico, anche un sottotenente di cavalleria: tutto è buono. Pensa, pensa. Basta un altro nome e vinco io.

— Lo direi, ma non ce l’ho. Che devo fare? Devo inventarlo? Spero che non mi chiederai di inventarne uno.

— No, no, ma... insomma...

Ella tacque un momento, poi mi gettò le braccia al collo e mi dette un bel bacio.

— Vedrò, vedrò... per farti piacere...

Verso le cinque Giacomo e io uscimmo a passeggiare verso Fano e Lalla restò a casa a scrivere qualche lettera e a curare i suoi abiti insieme alla cameriera.

Noi non tornammo che alle nove, proprio all’ora della cena. Appena entrammo nella sala da

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