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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Ojetti - Le vie del peccato.djvu{{padleft:19|3|0]]egli ebbe detto la grande frase in atto tragico tenendomi le due mani e fissandomi come per ipnotizzarmi, mi ricordai di un’amica la quale prima di partire mi aveva avvertita appunto che tutti gli italiani domandano di sposarvi, a primo acchito.
— Dunque non sono scettici.
— Altro che! O lo fanno per darvi fiducia su l’onestà dei loro propositi, o lo fanno perchè vi credono ricca. Per tornare a Paolo, egli si allontanò di un passo, tacque un secondo, aspettò che io dicessi non so più che cosa per spiegare o mitigare la mia impertinenza e poi scosse le spalle mormorando: – Me lo dovevo aspettare! — E non me ne parlò mai più. Ma non mi abbandonava mai. Quando dette il suo concerto in una sala vicino alla Fontana di Trevi, rammento, saremo stati trenta, o quaranta ascoltatori soltanto. Io che lo avevo fatto dalla mamma invitare a cena per la sera, m’ero preparata tutto un bel frasario per confortarlo. Non gli ho mai voluto bene come quella sera. Anzi quella sera non era flirt, vi assicuro, e flirt da americana. Era vero amore: un po’ di pietà e un po’ di ribellione contro il pubblico che lo aveva disprezzato. Noi americane soltanto siamo capaci di sentir ciò.