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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Ojetti - Le vie del peccato.djvu{{padleft:261|3|0]]di quando in quando, sebbene non ci fosse laggiù che un bicchiere solo, quello per l’assaggio del vino. Quando ebbero aperta l’ultima botte ella mise il bicchiere contro la luce, lo odorò, ne bevve qualche sorso, poi schioccò la lingua soddisfatta dal sapore, dall’odore, dal colore del vino nuovo, e porse il bicchiere ad Angelo; e le labbra rosse le rimasero madide e lucenti. Mentre Angelo beveva ella disse senz’ira, quasi scherzevolmente:
— Quest’anno gliele daremo quelle due some di vino al mugnaio.
Angelo sorrise, ma posò il bicchiere e ripetè il gesto e la parola consueta:
— Quante volte le devo dire, padrona Santa? Voi lo sapete: io non posseggo che quel che porto addosso.
E la signora Santa si contentò perchè Angelo spirò quelle parole così vicino al volto di lei che per baciarla ebbe appena a protender le labbra.
Poco dopo Angelo apriva a mezzo del paese quel caffè meraviglioso con l’insegna rossa, la porta verde i sediolini gialli e gli armadii azzurri.
E adesso vuol diventare consigliere comunale.