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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Ojetti - Le vie del peccato.djvu{{padleft:38|3|0]]sa? Il fatto si è che il giorno dopo il mio primo convegno con Giannino a via Palazzuolo, ho avuto una lunga lamentosa lettera di mio marito dove egli mi chiese perdono dei sospetti e delle ingiurie, mi dice che sono una perla, un giglio, un ermellino, una santa; e tre giorni dopo tornando dal secondo convegno, ho trovato a casa un anello con brillanti e uno smeraldo che egli mi aveva mandato come pegno di pace.

Addio, Teresa mia. T’ho voluto dir tutto; ma; se tu vorrai darmi torto, intieramente torto, non mi rispondere per ora, è vero? Conserva i tuoi ammonimenti per quando ci rivedremo a Roma. Allora forse sarò tornata forte, se non immacolata, e guarderò con melanconia questo momento di debolezza, di sfinimento, dopo tanti mesi di lotta impari, dove tutti stavano contro me sola. Vado con questa lettera ben sigillata a trovare Giannino, e, uscendo di là, te l’imposterò. Egli non immaginerà mai quanto glie ne sarebbe dolorosa la lettura.

Giovanna tua.

Riapro la lettera piangendo. Sono stata da Giannino, egli ha incontrato stamane il capitano Marini che io credevo a Roma; e siccome sono arrivata

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