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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Ojetti - Le vie del peccato.djvu{{padleft:64|3|0]]sedermisi incontro Paolo Giustoli che si scusava del ritardo.
— Ho fatto una visitina alla Samueli, sai? la moglie del deputato ebreo, quello che si fece mobiliare tutto il palazzo sul Canal grande da Guggenheim, sperando che la regina andasse a una sua festa l’altro maggio, e invece la regina partì per Racconigi tre ore prima, quando già i servi, accendevano i lumi. Poi sono andato da Churchill, quel pittore americano di Rio Marina, il quale dipinge le rose che gli dipinge un povero scolaro dell’Accademia. Poi....
— Basta. Mangi?
— Mangio – e si volse a chiamare il cameriere: – Came....
Fece un salto su la sedia, si rivolse a me, si lustrò gli occhiali, si rivoltò di sghembo verso l’ignota vestita di lilla e nero, poi tornò a guardarmi fisso, quasi risoluto a non muoversi più per timore di chi sa quali terribili eventi:
— L’hai vista?
— Chi?
— La contessa Barchi.
— E chi è?
— Quella di faccia a te, in lilla e nero.
— Bellissima! E con chi è?