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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Ojetti - Le vie del peccato.djvu{{padleft:69|3|0]]minciò a frequentare casa Barchi nel bel periodo dei divertimenti milanesi, tra marzo e maggio. Allora si vociferava anche che Giangiacomo con l’aiuto di lui fosse riuscito ad allontanare la Nina di Milano con la speranza di calmare la mimomania della moglie. In fondo in fondo certi ardori di costei non gli dispiacevano e, quando ella un bel giorno timidamente gli si presentò tutta profumata con l’odore preferito da quell’altra, egli tacque lusingato e incendiato dalla fiamma dei ricordi e della presenza. Il culmine di quella ascensione....

— O meglio il fondo di quel precipizio.

— Scusa, tu sai che per me la donna modello, la donna col D maiuscolo è la donna libera. Anche perchè nella scelta è più severa, poichè non si dà soltanto per amore. Ma seguitiamo. Il culmine all’ascensione fu raggiunto quando Barchi, che era andato per affari a Stresa, si vide arrivare una lettera della moglie scritta con l’inchiostro rosso, con cui scriveva la Nina e con una calligrafia simile. Tace, torna a Milano, fruga nella camera della moglie e trova tutto un pacco di lettere della Nina indirizzate a lui ai bei tempi e restituitele poco prima del fidanzamento. Chi le aveva procurate alla contessa? Egli ancóra non osava sgri-

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