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Un’amuleto


Aveva nevicato tutta la notte e la valle di Spoleto era ancora sotto le nuvole grige che troncavano i monti a mezza costa; e i monti, dove la neve non li aveva imbiancati tutti, per contrasto sembravano neri nella luce livida. La tramontana bassa che lasciava immobili le nuvole, urlava e spazzava la pianura e si frangeva con un romor di mare su gli oliveti dei colli attorno, sugli argini, sui querceti nudi, furiosa di restar serrata sotto la immane cupola dei nembi, sollevando a tromba le foglie secche e poi abbattendole giù come una folla di insetti d’oro feriti e sfiniti.

Tra gli olivi sotto Bazzano, dove Biagio scavava un fosso di scolo per le acque invernali, si ve-

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