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— Ce l’ha pure Andrea, a Bovara, dicono. E si è fatto dieci casali in dieci anni....
— Eh sì! E il caso di Assunta del falegname che appena ne toccò una, ebbe gli occhi guariti? E Filomena del Cucco che doveva partorire due gemelli e li fece morti, e fu una fortuna santa per lei che campa di carità?
— E il prete di San Domenico con che guarisce i cancri? Siete fortunato voi.
E non parlarono più. Padron Beppe chiuse il vivo amuleto nel suo fazzoletto rosso, e poi, annodatolo bene, si mise il fazzoletto nella tasca interna della giacca accanto al portafogli. Quando le campane di Santa Maria di Reggiano, di Poreta, di Eggi, di Bazzano, di San Giacomo suonarono mezzodì, i due partirono sotto il vento senza parola. Poco prima del villaggio, Biagio disse:
— Se l’avessi trovata io, al padrone non gliela avrei data.
— Lui ha la moglie bella, e gli basta.
E si separarono, e Biagio cambiando a quando a quando di spalla la zappa e la pala per riscaldarsi a vicenda una mano sul petto sotto il camice e sotto la giacca, arrivò a casa del padrone quando il pranzo era innanzi.