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La campana di partenza
Nella camera da letto di Nora d’Orano, Bice Mauri che da un mese è divenuta marchesa di Monserrato, sta seduta davanti alla tavola di cristallo su cui, intorno al triplice specchio dalle cerniere di metallo bianco, posano tutti gl’istrumenti graziosi d’argento, d’acciaio, d’avorio, di tartaruga per l’acconciatura di Nora: pettini grandi e piccoli, uncini per allacciare i guanti, uncini per abbottonar gli stivali, spola di pelle per far lucide le unghie, scatole di cipria, limette, forbici lunghe come quelle chirurgiche, piccole e ricurve come due esili ali d’acciaio, un vasetto di cold-cream e due o tre fiali d’odori e una boccetta di sali, la paletta tonda per calzar gli scarpini e le spille
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