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Dove s’incontrarono dopo quel giorno i due amanti? Non mi riguardava poichè s’incontravano fuori di casa mia. Ma, fosse il fastidio pel mio inatteso e risoluto intervento, fosse la difficoltà di vedere altrove la signora Cencina, Nestore entrò pochi giorni dopo in un malumore tanto agitato e accigliato che non mi ricordavo d’aver mai veduto mio figlio così.

Il medico di reparto, come si dice in gergo ferroviario, era socialista e gli aveva fatto ottenere un permesso di quindici giorni per malattia: esaurimento nervoso, diceva il certificato. Presto da mia moglie seppi la verità: Nestore era geloso del sottoprefetto, addirittura. Non ci doveva essere niente di serio a carico del povero sottoprefetto che in quel momento era un giovane funzionario, nemmeno commendatore, venuto da noi dopo essere stato durante la guerra commissario civile in non so quale paesotto di quel poco di Trentino che avevamo occupato di primo slancio nel 1915. Là aveva dovuto lottare coi generali, qui coi socialisti; e spaurito spiegava che gli uni e gli altri ragionavano

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