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Ma una volta fui davvero sul punto di romperla con questo mio figliolo rosso, che sia benedetto. Egli nell’esercizio del suo potere afferra tutto, accetta tutto, per sè o pel suo partito o per gli amici sui quali gli sia utile o solo piacevole affermare la sua autorità d’elargitore di grazie e doni. Così sono tutti i suoi, ed è per adesso la loro forza. Sono nuovi al potere che veniamo loro regalando, ed ingordi; sanno che anche i piccoli doni al momento buono, al momento cioè delle elezioni, rendono il cento per cinque; infine, poichè il governo è, ancóra per poco, borghese, i doni che essi fanno sono tutti o quasi tutti tolti all’aborrito borghese: non sono cioè soltanto doni, ma anche trofei di vittoria. E a questi uomini nuovi fa piacere vestirsi da tiranni con lo scettro in mano e il boja dietro: dato che sul popolo questo fa un grande effetto.

Capitò una volta qui al teatro Nuovo una compagnia di guitti impolverati da tutte le strade maestre, e una sera verso le undici il custode

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