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Gli spiegai che era impossibile tener celato un fatto così clamoroso come la bastonatura del primo magistrato della città. Ed egli dava in ismanie:
— S’ha da tenere celato. Voglio che si tenga celato. E se l’offesa sarà divulgata, si divulghi insieme la mia volontà di non denunziare nessuno perchè io voglio col mio sangue.... — Sangue non c’è. — Ci sarà. Dopo la guerra siamo condannati ad affogare nel sangue. Pure non aveva febbre. Lo lasciai che continuava a parlare a sè stesso, ricominciando talvolta i suoi periodi come ad arrotondarli e a gonfiarli per migliorarne la sonorità; e tenendo la testa su due guanciali, vedeva il proprio volto sotto il turbante delle fascie riflesso nello specchio dell’armadio, e ammirava i gesti del suo braccio libero. E questo lo consolava. La moglie mi riafferrò mentre uscivo: — Lo sa chi l’ha bastonato? Sono stati i socialisti, i suoi compagni, proprio i suoi cari compagni; e gli gridavano che era un vigliacco perchè li aveva abbandonati. Per questo non vuole denunzie. Mi dica lei, dottore: perchè non l’hanno bastonato prima? Prima delle elezioni dovevano bastonarlo, loro che lo conoscevano. E non saremmo giunti a questo scandalo. Io sono una Torricelli. I conti Torricelli di Sinigaglia lei deve conoscerli. E m’hanno sposata ad un comunista! Ma allora era monarchico. Il cavalier Pascone: monarchico più del re. Perchè qui non lo sanno: ma l’avvocato Pascone comunista è