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174 L'AJA.

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Olanda.djvu{{padleft:186|3|0]]celebre toro fa fatto, se si sta alla tradizione, per servir d’insegna alla bottega d’un macellaio, e venduto per 1260 lire!

Un altro capolavoro del museo dell’Aja, è un quadretto di Gherardo Dov, l’autore della celebre Donna idropica, ch’è nel Museo del Louvre fra i quadri di Raffaello e del Murillo; uno dei più grandi pittori di scene intime della scuola olandese, e il più paziente tra i più pazienti artisti della sua patria. Il quadro non rappresenta che una donna seduta vicino a una finestra, con una culla accanto; ma in questa semplicissima scena, v’è una così cara e santa aura di pace domestica, un riposo così profondo, un’armonia così amorosa, che il più ostinato scapolo della terra non ci potrebbe fissar gli occhi senza sentirsi nel cuore un desiderio irresistibile di essere colui che manca ed è aspettato in quella stanzina quieta e pulita, o almeno di poterci entrare per un momento, anche di soppiatto, anche colla condizione di starci rannicchiato nel buio, pur di poter aspirare quel profumo di felicità innocente e segreta. Questo quadro, come tutti quei del Dov, è dipinto con la prodigiosa finitezza, che già in lui tocca quasi l’eccesso, che lo toccò poi con quello Slingelandt, che impiegò tre anni di lavoro continuo a dipingere la famiglia Meerman, e che degenerò posteriormente in quella maniera lisciata, leccata, tormentata, delle figure d’avorio, dei cieli di smalto e dei campi di velluto, della quale il pittore Van der Werff fu il più rinomato maestro. Fra gli

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