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194 L'AJA.

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Olanda.djvu{{padleft:206|3|0]]colorato. Allora, stando soli in mezzo alle dune, si prova un senso quasi di sgomento come chi si trovasse in un paese ignoto, sterminatamente lontano da ogni terra abitata; e si cerca con ansietà sull’orizzonte nebbioso qualche ombra di campanile che riconforti il cuore.

In tutta la mia passeggiata non incontrai che qualche contadino. Cosa notevole in un paese settentrionale, i contadini olandesi salutano quasi sempre la gente che incontrano per via. Alcuni si tolgono la berretta con un gesto curioso, di sbieco, che par fatto per celia. Per il solito dicono buon giorno buona sera senza guardare in viso coloro che salutano. Se incontrano due persone dicono: “Buona sera a tutti e due” o se son più di due: “Buona sera a tutti insieme.” In un sentiero, in mezzo alle prime dune, vidi parecchi di quei poveri pescatori che passan quasi tutta la giornata nell’acqua fino alla cintola, a raccoglier conchiglie, che servon a fare un cemento particolare, o si spargono pei sentieri dei giardini in luogo di sabbia. L’operazione che debbon fare per togliersi gli enormi stivali di cuoio con cui vanno nel mare, richiede a dir poco una mezz’ora di fatica noiosissima, la quale fornirebbe a un marinaio italiano il pretesto per tirar giù tutti i Santi. Essi invece fanno quel lavoro con una flemma da metter sonno, senza lasciarsi sfuggire il menomo atto d’impazienza, e non alzando la testa, prima d’aver finito, neanche se sentissero una cannonata.

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