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L'AJA. 235

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Olanda.djvu{{padleft:247|3|0]]lione di Lucifero, e personaggi i buoni e i cattivi angeli. Come in questa, nelle altre, vi son descrizioni fantastiche piene d’immagini splendide, squarci di eloquenza potente, bei cori, pensiero vigoroso, frase solenne, verso ricco e sonante, e qua e là barlumi e lampi di genio. Per contro, un misticismo qualche volta oscuro e freddo; il disaccordo dell’idea cristiana colla forma pagana; il lirico che soverchia il drammatico; il buon gusto sovente offeso; e più di tutto, un pensare e un sentire, che per mirare al sublime, elevandosi troppo alto dalla terra, sfugge all’intelletto ed al cuore umano. Malgrado ciò, la precedenza istorica, l’originalità, il patriottismo ardente, la vita travagliata e nobile, fecero il Vondel grande e venerato nella sua patria, che lo considera come la più eminente personificazione del genio nazionale, e lo mette con amoroso ardimento accanto ai primi poeti delle altre letterature.


Il Vondel è la più grande, Jacob Catz è la più schietta personificazione del genio olandese; e non è solo il più popolare dei poeti del suo popolo, ma tale è la di lui popolarità, che si può affermare non esservi in nessun altro paese, non escluso il Cervantes in Spagna e il Manzoni in Italia, uno scrittore più generalmente noto e più costantemente letto di lui; e si può aggiungere, che non v’è forse un altro poeta al mondo, la cui popolarità sia più necessariamente ristretta nei confini della propria pa-

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