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ALKMAAR.


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Il bastimento, dopo oltrepassata Zaandam, corse ancora per un lungo tratto in mezzo a due file non interrotte di mulini a vento, toccò parecchi villaggi, svoltò nel canale di Marker-Vaart, attraversò il lago di Alkmaar, ed entrò finalmente nel gran canale del Nord. Non riuscirei mai ad esprimere, per quanto mi ci sforzassi, il sentimento di solitudine morale, di lontananza, e direi quasi di smarrimento che provavo io solo in mezzo a una folla di contadine indiademate come regine e immobili come idoli, su quel piroscafo che scorreva colla placidità di una gondola a traverso una pianura sconfinata ed uniforme, sotto quel cielo malinconico. Certi momenti domandavo a me stesso in che maniera mi trovassi là, dove sarei andato a finire, quando sarei tornato; sentivo la nostalgia di Amsterdam e dell’Aja, come se il paese dove passavo fosse tanto lontano dall’Olanda meridionale, quanto l’Olanda meridionale

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