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FRISIA. | 449 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Olanda.djvu{{padleft:461|3|0]]Or ora, pensai, costui mi mette sul tappeto la questione dell’unità della lingua.
“Ma ditemi un po’,” gli domandai, “sapreste per caso anche la lingua italiana?”
“No, no, no,” rispose scrollando la testa e ridendo; “niente, niente.”
Detto questo, continuò a ridere e ad almanaccare, e mi parve di capire che mi preparasse qualche sorpresa. Intanto il treno si avvicinava a Groninga. Quando fummo per entrare sotto la tettoia della stazione, il buon uomo prese il suo involto, mi guardò di nuovo sorridendo, e segnando le sillabe coll'indice della mano destra, mi disse in italiano, con una pronunzia impossibile ad esprimersi, e coll’aria di chi fa una grande rivelazione:
“Nel mezzo!”
“Nel mezzo?” gli domandai meravigliato. “Nel mezzo di che cosa?”
“Nel mez - zo del cam - min di no - stra vi - ta!” disse facendo un grande sforzo e saltando giù dal vagone.
“Un momento!” gli gridai; “Sentite! Una parola! Come mai.....”
Era scomparso.
Avete capito che razza di contadini c’è in Olanda? E dico, potrei far sacramento che non ho aggiunto una mezza parola di mio.
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