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CAriTOLO TERZO 141
rar le sue ova al chiaro di luna o a quello della candela andò a piantarsi innanzi uno specchio. E il lume, battendogli in viso da lato, gli riempì d’ombra le occhiaje e gli incavi delle magrissime guancie. Ne impaurì. Sgocciolandosi addosso la cera e singhiozzando, si lasciò cader su’na sedia.... Kgli senza talento ! egli senza dottrina !... ("attivo.... JK brutto !
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