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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Opere complete di Galileo Galilei XV.djvu{{padleft:22|3|0]]predilesse quella di ricercare qual fosse la vera mente di Dante intorno il sito, la forma e la misura data da lui all’Inferno. Modesto, come pare ch’ei fosse, non stampò nulla, vivente, su questo argomento, ma a chi sapeva far professione di que’ studi intorno a Dante, comunicava i suoi studi e i suoi disegni. Primo fra questi, per quanto egli stesso il confessi nel 1481, fu Cristoforo Landino, che con queste parole il fece noto, ove dichiara il sito, forma e misura dell’Inferno, e misura de’ giganti e di Lucifero: . . . . . Il che avendo io in buona parte inteso, massime per l’opera del nostro Antonio di Tuccio Manetti, il quale, lungo tempo investigando, ha, se non erro, compreso appunto le invenzioni e le descrizioni di questo Poeta in universale, e in particolare di tutto l’Inferno, giudicai essere cosa gratissima ec. — Nè gnari andò che nel 1506 Filippo di Giunta mise a stampa un Dante con questo titolo: Commedia di Dante insieme con uno dialogo circa il sito, forma e misure dell’Inferno. Il Dialogo di cui si parla si propone di mostrare che ciò che scrisse in questo argomento il Landino con i pensieri e gli studi del Manetti non ritraeva a punto la sua mente. Per la qual cosa Girolamo Benivieni, che è l’autore del Dialogo, rivolgendo la parola a Benedetto fratello di Antonio Manetti, e raccontando come dalla conversazione del fratello mentre era vivo, e da’ suoi disegni, avrebbe potuto far meglio nota la sua intenzione, dialogando con lui, che lo fa vivo, entra a parlare a parte a parte di ciò che è ora soggetto al nostro discorso. — In questo primo Dialogo avendo ragionato senza disegni, e rimanendo un poco oscura la materia, già per sè stessa tenebrosa, in un secondo Dialogo, in cui pone interlocutori sè stesso, Antonio Migliorotti, e Francesco da Meleto, mette sotto gli occhi i disegni vari de’ luoghi dell’Inferno, dei quali si rende più difficile la cognizione. E con questi disegni dichiarati si pon fine al lavoro.

Quale fosse il merito di questa investigazione, nel tempo

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