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302 poesie

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SONETTO 2.


Paragona la crudeltà della sua Donna a quella di Nerone.

Mentre spiegava al secolo vetusto
  Segni del furor suo crudeli ed empi,
  Tra gl’incendi e le stragi e i duri scempi,
  4Seco dicea l’Imperadore ingiusto:

Il regno mio d’alte ruine onusto,
  Le gran moli destrutte e gli arsi tempi,
  Portin la mia grandezza in fieri esempi
  8Dall’agghiacciato polo al lido adusto.

Tal quest’altera, che sua mente cruda
  Cinge d’impenetrabile dïaspro,
  11E nel mio pianto accresce sua durezza,

Armata di furor, di pietà ignuda,
  Spesso mi dice in suon crudele ed aspro:
  14Splenda nel fuoco tuo la mia bellezza.

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