Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
404 | DELL’ASINO D’ORO. |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Opere di Niccolò Machiavelli VI.djvu{{padleft:424|3|0]]
Vidi una volpe, maligna e importuna,
Che non trova già rete, che la pigli;
33E un can corso abbajar alla Luna.
Vidi un leon, che s’aveva gli artigli,
E denti ancor da se medesmo tratti
36Pe’ suoi non buoni, e non saggi consigli.
Poco più là certi animai disfatti
Qual coda non avea, qual non orecchi,
39Vidi musando starsi quatti quatti.
Io ve ne scorsi, e conobbi parecchi,
E, se ben mi ricordo in maggior parte
42Era un miscuglio fra conigli, e becchi.
Appresso questi un po’ così da parte
Vidi un altro animal, non come quelli,
45Ma da natura fatto con più arte.
Aveva rari, e delicati i velli;
Parea superbo in vista, ed animoso,
48Talchè mi venne voglia di piacelli.
Non dimostrava suo cuor generoso,
Gli ugnoni avendo incatenato, e i denti;
51Però si stava sfuggiasco, e sdegnoso.
Una................................
....................................
54....................................
Vidi...............................
....................................
57....................................
Poi vidi una giraffa, che chinava
Il collo a ciascheduno; e dall’un canto
60Aveva un orso stanco, che russava.
Vidi un pavon col suo leggiadro ammanto
Girsi pavoneggiando, e non temeva
63Se il mondo andasse in volta tutto quanto.