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414 capitolo

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E benchè in alto sopra tutti segga,
  Comandi, e regni impetuosamente,
  24Chi del suo stato ardisce cantar vegga.
Questa da molti è detta onnipotente;
  Perchè qualunque in questa vita viene,
  27O tardi, o presto la sua forza sente.
Spesso costei i buon sotto i piè tiene,
  Gl’improbi inalza; e se mai ti promette
  30Cosa veruna, mai te la mantiene.
E sottosopra e Stati, e Regni mette,
  Secondo, che a lei pare, e i giusti priva
  33Del bene, che agl’ingiusti larga dette.
Questa incostante Dea, e mobil Diva
  Gl’indegni spesso sopra un seggio pone,
  36Dove chi degno n’è mai non arriva.
Costei il tempo a modo suo dispone;
  Questa ci esalta, questa ci disface,
  39Senza pietà, senza legge, o ragione.
Nè favorire alcun sempre le piace
  Per tutti i tempi, nè sempremai preme
  42Colui, che in fondo di sua ruota diace.
Di chi figliuola fosse, o di che seme
  Nascesse, non si sa; ma si sa certo,
  45Che fino a Giove sua potenzia teme.
Sopra un palazzo da ogni parte aperto
  Regnar si vede, ed a verun non toglie
  48L’entrar in quel, ma è l’uscir incerto.
Tutto il mondo intorno vi si accoglie,
  Desideroso veder cose nuove,
  51E pien d’ambizion, e pien di voglie.
Ella dimora in su la cima, dove
  La vista a qualunque uom non niega;
  54Ma in picciol tempo la rivolge, e muove.

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