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Elogio

del principe Raimondo Montecuccoli

scritto dal conte Agostino Paradisi

Le lodi degli Uomini illustri e preclari non meno si debbono reputare un tributo di pietà e di riconoscenza verso coloro, da’ quali venne l’uman genere decorato e beneficato, che un argomento di generosa emulazione, istituito ad eccitare ne’ viventi per la ricordanza de’ trapassati quella virtù, che molto meglio per gli esempi si scuote, che per gl’insegnamenti. E se la virtù, qualunque ella sia, di qualunque età, di qualunque nazione, ha diritto di essere ammirata sempre, ed imitata; par nondimeno che ella prenda un maggior grado di forza e di energia, quando più da vicino ne appartiene, sia per ereditaria ragione di famiglia, sia per pubblico titolo e comune di patria1. Utilissimo fu adunque il provedimento decretato a quest’annua celebrità de’ nostri Studj, di reiterarsi con solenne Encomio, la memoria e le geste degli Uomini insigni, che qui fiorirono; e la sapienza del consiglio venne ancor più commendata dalla opportunità del luogo, che è Modena, di cospicui Cittadini fra le italiche Città doviziosissima, e dalla opportunità del tempo, che è il Regno di Fran-

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