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Ernesto, e nella sublime Scuola delle guerre di Fiandra. Ivi gli Spagnuoli, e i lor Confederati, trattavano colle arme la causa della Religione, e gli Ollandesi quella della libertà; forti quelli per la fermezza delle loro Fanterie, per l’abitudine di vincere, per la copia de’ Veterani; questi animosi della stessa lor povertà, pieni di quell’orrore della servitù, che tanto è forte nelle nascenti Repubbliche, invincibili nell’asilo delle native loro paludi, e spertissimi in tutte quelle arti di guerreggiare, che riparano colla sagacità, dove la forza non corrisponde. Ivi si eran dati il convegno quanti aveva la Europa di valorosi Soldati, e di maturi Capitani: le frequenti Fortezze tardavano ad ogni passo con lunghi assedj e travagliosi: le vaste pianure ed illimitate richiedevano nelle Battaglie l’estremo del valore e della scienza, e le pianure stesse attraversate da’ larghi fiumi e profondi mettevano spesso, ancor dopo le vittorie, indugj gravi e sanguinosi al progresso de’ vincitori9.
Che in così vario e vasto campo il giovinetto Raimondo meditasse in silenzio le parti sublimi della guerra, non ne dubiterà chiunque ha cognizione de’ genj rari ed inusitati, de’ quali è proprio tutto vedere, tutto investigare, e da’ minimi effetti estendere le conghietture fino alle supreme cagioni. Ma per avventura non era ancor tempo ch’ei si manifestasse Capitano, quando la privata sua condizione unicamente richiedeva ch’ei fosse valoroso. Soldati, che di animo generosi, vi lagnate della oscurità vostra, persuasi che la fama, per quanto ne siate meritevoli, non degnerà riguardarvi tra la plebe e la moltitudine, apprendete che un uom solo e privato può talvolta essere di momento a tutti, e che talvolta, siccome si narrò di antichissimi Eroi, può da un sol braccio pendere la somma delle cose, e la fortuna delle Nazioni. Osservate il Montecuccoli all’assalto del Nuovo-Brandemburgo. Osservatelo10 primo a salire le infedeli scale, e primo a porre il piede sul muro nimico: il ferro, il fuoco, e la disperazione de’ difensori lo rispingono con tutti gli estremi sforzi della ferocia: la morte lo minaccia ad ogni passo, e ad ogni passo gli convien reiterare nuova battaglia: ei nondimeno penetra vit