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sino al decadimento della milizia romana; la seconda, sino alla invenzione della polvere; la terza, sino al presente sistema militare d’Europa. Queste età solenni, suddivise ciascheduna in più epoche maggiori, determinate dalle imprese, dalle leggi e dalle teorie de’ diversi popoli e capitani conquistatori, presenterebbero la storia di tutti gli stati, poichè le rivoluzioni de’ costumi, delle religioni e della legislazione delle genti furono operate dalle conquiste. E perchè l’universa natura ha per agenti la forza ed il moto, e la forza ed il moto del genere umano sono esercitati dalla guerra, noi vedremmo forse in questa storia l’essenza e l’uso delle forze fisiche e morali dell’uomo, e i diritti e i limiti di esse.
DE' DRAGONI
considerazione del signor foscolo
I. Taluni derivarono l’etimologia de’ dragoni dalla voce alemanna tragen, portare, perchè i dragoni erano fanti portati da’ cavalli[1]. Onde confutare questa inezia l’Enciclopedia presume che dragone fosse soprannome ingiurioso assunto da’ soldati per impaurire. Un autore più recente lo crede derivato dal titolo di dracores o dracoses di cui fu insignito pel suo coraggio Costantino Paleologo imperadore[2]. Ma nè la lingua greca nè la storia bisantina conoscono sì fatti nomi; bensì dregases era nome de’ principi di Servia imparentati a’ Paleologhi; e fu portato dall’ultimo imperadore di Costantinopoli[3]. Tant’era desumere i dragoni dalle corazze de’ sarmati conteste d’unghie di cavallo, imitanti la scagliosa pelle del dragone [4] Più probabile è l’etimologia