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  Monti e poggi assai men duri
Del cor fiero d’una Diva;
Antri e boschi, asili oscuri,
25Di mia vita fuggitiva;
  Deh! scampatemi d’Amore
Che m’insegue a tormi il core,
E lo manda la mia Dea
La mia cara Dulcinea,

  30Aure tepide lascive
Ah! più gelide spirate;
Le mie piaghe ardenti e vive
Per pietà deh! rinfrescate;
  E se piene d’amor siete
35Perchè mai me solo ardete?
E fuggite la mia Dea
La mia cara Dulcinea.

  Fiumicello lento lento
Che con l’onda cristallina
40Vai spargendo il tuo lamento
Per la selva e la collina;
  Dimmi tu, dimmi se mai
Avrò pace de’ miei guai,
Corri e il chiedi alla mia Dea,
45La mia cara Dulcinea.

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