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il natale | 665 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Opere varie (Manzoni).djvu{{padleft:671|3|0]]
E Tu degnasti assumere 50
Questa creata argilla?
Qual merto suo, qual grazia
A tanto onor sortilla?
Se in suo consiglio ascoso
Vince il perdon, pietoso 55
Immensamente Egli è.
Oggi Egli è nato: ad Efrata,4
Vaticinato ostello,
Ascese un’alma Vergine,
La gloria d’Israello, 60
Grave di tal portato:
Da cui promise è nato,
Donde era atteso uscì.
La mira Madre in poveri5
Panni il Figliol compose, 65
E nell’umil presepio
Soavemente il pose;
E l’adorò: beata!
Innanzi al Dio prostrata,
Che il puro sen le aprì. 70
L’Angel del cielo, agli uomini
Nunzio di tanta sorte,
Non de’ potenti volgesi
Alle vegliate porte;
Ma tra i pastor devoti,6 75
Al duro mondo ignoti,
Subito in luce appar.
E intorno a Lui, per l’ampia
Notte calati a stuolo,
Mille celesti strinsero 80
Il fiammeggiante volo;
E accesi in dolce zelo,
Come si canta in cielo,
A Dio gloria cantar.