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Alfin prendi del campo disse ch’io
  ti stimo pazzo, buffone, ignorante,
  misericordia mamma, babbo mio
  diceua alhor ser Astolfo galante
  se a questa scampo faccio uoto a Dio
  gir al sepulchro pellegrino errante
  a Loreto, a Galitia, al Giubileo,
  pagan, maran, saracino, e giudeo,

Cosi dicendo il suo caual leggiero
  col cor tremante el me che pote esprona
  la lancia arresta, e vuol parer pur fiero
  Astolfo mio Dio ce la mandi buona
  Ecco il Re Cardo cha mosso il destriero
  chel paladin uuol trouar in persona
  e lo trouo nel scudo, e si lo pose
  a far la Ninfa fra uiole, e rose.

Come l’Inglese specchio di prudenza
  trouossi in su l’herbete a gambe alzate
  grido magnificenza onnipotenza
  serenita, maiesta e potestate,
  reuerendissimo, illustre, & eccellenza
  uiro Domenedio, e sanitate,
  non por le mani al stocco ch’io m’arrendo
  ma al Canto sono, e me uobis comendo.

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