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12 | OSSERVAZ. INT. ALLE VIPERE |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Osservazioni intorno alle vipere.djvu{{padleft:10|3|0]]ciola di fiel di Vipera beuta ammazzato avrebbe un’uomo de’ più robusti, e qual si sia bestia più feroce, soggiugnendo, che oggi mai questa era una cosa passata in giudicato, che insegnata a i Medici l’avea Galeno; che Plinio l’aveva detto a lettere di scatola, che Avicenna fu d’opinione, che poco giovassero i medicamenti a coloro, che’l fiel della Vipera beuto aveano, che Rasis avea tenuto, che non valesse alcun senno, ne medicinale provvedimento, ma che vi fosse necessario l’aiuto divino, che Alì Abate affermò, che quasi nessun riparo far si poteva a questo veleno infernale, che Albucasis ancora si fu di questo parere, e con Albucasis, e con tutti i sopracitati Autori lo anno riferito modernamente Guglielmo da Piacenza, Santi Arduino, il Cardinal di S. Pancrazio, Bertruccio Bolognese, il Cesalpino, Baldo Angelo Abati, il Cardano, Giulio Cesare Claudino, e tanti, e tanti altri, de’ quali onorata nominanza nelle bocche de’ Medici risuona, e che usciti dalla volgare schiera degnamente poterono.