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14 | OSSERVAZ. INT. ALLE VIPERE |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Osservazioni intorno alle vipere.djvu{{padleft:12|3|0]]antichi Marsi, e con gli antichi Psilli, ed appena dal ridere potendosi contenere, sogghigniando prese un fiel di Vipera, e stemperatolo in un mezzo bicchier d’acqua fresca, giù per la gola se lo gittò con volto intrepido, e diede a divedere quanto ingannati si fossero i suddetti Autori, e si offerse di bere tutta quella quantità di fiele, che più fosse aggradito. Ma perchè crederono alcuni, che il buon Iacopo ciurmato prima si fosse, ancorche francamente lo negasse, o con Mitridato, o con Triaca, o con altro alessifarmaco, fu stimato opportuno farne altre prove, che perciò a due piccion grossi fu fatto ingoiare un fiele per ciascheduno senza nocumento, e, che maggior cosa è, e quasi non credibile, un cane, a cui una mezz’oncia di fiele si diede per forza a bere, non ebbe un minimo accidente, e sano, e rigoglioso infino al giorno d’oggi è vissuto, e se altro mal non l’ammazza camperà eternamente. A i galletti ancora si è dato buona quantità di fiele, ed io due ne ho fitti nel gozzo di un Pavone, e di un gallo d’India, e quattro interiora senza