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36 | OSSERVAZ. INT. ALLE VIPERE |
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Permutat vitreis: quod otiosæ
Vendit qui madidum cicer coronæ:
Quod custos, dominusque viperarum:
Quod viles pueri salariorum: etc.
Dall’avervi mostrato in sin qui, che senza pericolo succhiar si possono le morsicature viperine, vi potrete accorgere, qual fede si possa dare a quanto vien raccontato negl’infrascritti epigrammi, gli autori de’ quali si vede, che anno scritto quello, che è paruto loro, che sarebbe avvenuto, se i casi si fossero dati. E come che il mondo sia stato sempre a un modo, mi giova di credere, che si come noi vediamo al di d’oggi molti versificatori sovvenir loro qualche pensiero, che abbia del pellegrino, e del frizzante a’ loro gusti, vi adattano subito il concetto per un sonetto, onde osserviamo soventemente i primi quadernari, e tal volta il primo terzetto, di una tessitura, non come quella del Petrarca, e de gli altri migliori Poeti, ma ben si rada di concetti, e di nobili sentenze, e finalmente ripiena di parole, e non altrimenti di cose, e solamente quanto basta per con-