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6 | OSSERVAZ. INT. ALLE VIPERE |
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Come le pecorelle escon dal chiuso
Ad una, a due, a tre, e l’altre stanno
Timidette atterrando l’occhio, e’l muso,
E ciò che fa la prima, e l’altre fanno
Addossandosi a lei, s’ella s’arresta
Semplici, e quete, e lo ’mperche non sanno.
In cotal guisa appunto, se uno de gli antichi Savi registrò per vero ne suoi volumi qualche racconto, dalla maggior parte di coloro, che son venuti dopo, alla cieca, e senza cercar’altro è stato creduto, è stato di nuovo scritto sotto la buona fede di quel primo, che lo scrisse, e così alla giornata si parla, come i pappagalli, e si scrivono, e si leggono, e si credono dal troppo credulo, ed inesperto volgo de letterati bugie solennissime, ed a chi ha fior d’ingegno stomachevoli. Io loderò sempre, e fin che avrò fiato celebrerò le glorie di Ferdinando Secondo Gran Duca di Toscana unico mio Signore, il quale se tal volta per breve ora deposti i più gravi affari del governo si diporta fra le amenità delle filosofiche speculazioni, lo fa non per un vano, ed ozioso diverti-