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DI FRANCESCO REDI. | 45 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Osservazioni intorno alle vipere.djvu{{padleft:43|3|0]]il dire, che ella vive nelle scatole otto, nove, e più mesi senza cibo, e pure dopo così lungo digiuno mordendo avvelena; anzi Galeno in quel trattato, che scrisse a Panfiliano dell’uso della Triaca, vuole, che più sia velenosa così digiuna, che allora, quando di fresco è stata presa, e l’Autore del libro della Triaca a Pisone crede, che sia men pregna di veleno dopo, che si è pasciuta di quei bacherozzoli. Di più l’esperienza lo conferma. Si pigli una Vipera di quelle, che lungamente sono state nelle scatole: Se le faccia mordere due, o tre volte un pollastro a segno, che in mordendo abbia scaricato tutto il liquore contenuto nelle due guaine: Se a questa Vipera si farà mordere un’altro pollastro, questo secondo non morrà. Si rimetta poi la Vipera nella sua scatola, e si riosservi in capo a quattro, o cinque, o più giorni, e vedrassi, che il fondo delle guaine si è ripieno del solito liquore, e se allora di nuovo la Vipera morderà, cagionerà la morte, e pure tutti que’ giorni è stata digiuna, e non ha mangiato insetti velenosi, che abbiano