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DI FRANCESCO REDI. | 69 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Osservazioni intorno alle vipere.djvu{{padleft:67|3|0]]Marziale, si potrebbe forse dire, che volend’egli spiegare il mal’odore, che avea Bassa in quelle parti, delle quali più bello è il tacere, che il dire, con ragione lo antepose a quello, che spirano le Vipere dà luoghi destinati alla generazione; e tanto più, che la voce Cubile usata da Marziale, non solo si può intendere del covacciolo, o luogo, dove dorme, e s’acquatta la Vipera, ma ancora, e forse più propriamente qui, pigliar si dee in quel significato, nel quale molti Latini se ne servirono, e particolarmente Cicerone in più luoghi, e la figliuola del Re Niso appresso Ovidio nell’ottavo delle Trasformazioni
Nam pereant potius sperata cubilia, quam sim
Proditione potens
Ed Atalanta nel decimo
quod si fælicior essem,
Nec mihi coniugium fata importuna negarent,
Unus eras, cum quo sociare cubilia vellem.
Nel medesimo senso, ancora leggesi nella Genesi vulgat: vers. quia ascendisti Cubile patris tvi, et maculasti stratum eius; Ed il verbo cubitare in Plauto nel Curculione, nel Pseudolo, e