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DI FRANCESCO REDI. 77

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Osservazioni intorno alle vipere.djvu{{padleft:75|3|0]] sumato gran quantità di Vipere facendone alla giornata uno strazio grandissimo, e per cavar, come si dice, il sottil del sottile, ho sempre messe da banda, e conservate tutte le loro carni, e l’ossa, che seccate in forno, e poscia al fuoco vivo con lungo, e faticosissimo lavorio abbruciate, e ridotte in cenere, con acqua di fonte n’ho cavato il Sale, e purificatolo, e ridottolo quas’in cristalli, ho voluto far’ esperienza di sua virtù, ed hò rinvenuto, ch’egli è per l’appunto, come son tutti quanti gli altri Sali, estratti dalle ceneri di tutti gli animali, e di tutte le piante, che indifferentemente dati al peso di due dramme, e mezza in circa evacuano il corpo, come se bevuto si fosse una di quelle consuete, ed ordinarie medicine, che Lenienti da’ Medici son dette. Questi Sali delle ceneri nel purgare anno tutti tra di loro ugual possanza, come s’è veduto centinaia di volte, tanto quel di Rabarbaro, di Sena, di Turbitti, d’Agarico, di Sciarappa, di Mecioacan, e degli altri simili; quanto quel di Piantaggine, di Cipresso, di Lentisco, di Sughero, di Scorza di Me-


    K lagrane,

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