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DI FRANCESCO REDI. | 11 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Osservazioni intorno alle vipere.djvu{{padleft:9|3|0]]trove non istava, che nella coda, o nell’ultimo pungiglione di quella. Risero certi Cavalieri sentendo quest’ultima opinione, ed uno di loro soggiunse, che da tanta diversità di pareri ben appariva essere stato troppo ardito quell’antico Filosofo, che si era dato ad intendere di saper tutte le cose, e modesto quell’altro, che di tutte era dubbioso, e per far sovvenire il nome d’ambedue disse col Petrarca.
Vidd’Ippia il vecchiarel, che già fu oso
Dir’io so tutto, e poi di nulla certo,
Ma d’ogni cosa Archesilao dubbioso.
Stavasi così tenzonadoFonte/commento: Pagina:Osservazioni intorno alle vipere.djvu/93, quando S. A. Ser. comandò, che per ritrovare questa verità ogni esperienza si facesse, che più a ciascheduno per riprova di sua opinione fosse piaciuta di fare. E perche la maggior parte pareva, che aderisse a credere nel fiele annidarsi il mortal veleno, dal fiele fu determinato di cominciare, e tanto più, che un’uomo dotto, e molto pratico nella lettura de gli antichi, e de’ moderni Autori scommesso avrebbe tutto il suo, che ogni minima goc-