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leuí’s boudoirs quand elles veulent etre

seules. (Littré).

Bouffant: aggettivo francese, usato noi linguaggio della moda in vece della parola nostra a sbuffi^ ornamenti di stotí’a rigonfia. V. Manteau.

Bouílle-abaisse: o anche bouíUe-á-baisse: piatto marsigliese di pesce cotto in poco d’acqua con cipolla^ olio, zafferano, etc. Specie di brodetto romagnolo o cacciucco livornese. Letteralmente boiiille á baisse vuol dire brodo abbassato^ ridotto por l’evaporazione. Fig. guazzabuglio.

Bouilloire: specie di anfora elegante, di metallo fine con sotto la lampadina: recasi su la mensa e serve a far bollire l’acqua, o pel tè o pel caffè od altra bevanda: uso nuovo nome nuovo. Si devo dire bricchetto., cuccuma., caffettiera? Una signora mondana che cosí dicesse, o non sarebbe intesa o paiTobbe affettata. Cosí è da noi ! In un negozio ho trovato accanto a codesti bricchi la parola bollitori., onesto quanto umile tentativo di far italiana la parola bouilloire.

Bouillon: da bouillir, òroc^o, cioè trattoria ove può limitarsi la spesa ad un brodo, e fU;, or non sono molti anni, certo macellaio parigino, per nome Duval che ebbe la felice idea di valersi delle carni non troppo adatte alla vendita per farne del brodo, e il luogo ove si vendeva insieme al lesso fu detto Bouillon. Questa parola è oggidí usata in Parigi per indicare certe grandi trattorie a buon mercato e a prezzo fisso.

Botile: voce francese, dal latino bulla: = bolla, scaldamani., comunemente di forma sferica e ripieno d’acqua bollente. Boule., invece di palla, è parola usata altresí in altri e speciali significati. Es. corte palle di latta contenenti una specie di brodo in conserva sono chiamate boules., ancorché fabbricate in Italia.

Boule de neige: letterdímento palla di neve., cioè voluta o valanga che cresce con r andare. Si dá per estensione figurata questo nome ad una specie di speculazione commerciale di vendita cooperativa, la quale, se non erro nel ricordarmi, venne esercitata a proposito degli orologi svizzeri, poi di altri oggetti. Cotesta spe culazione consiste nell’offrire gratuitamente ad alcuna persona un determinato oggetto a patto che presso amici o conoscenti collochi un certo numero di buoni di acquisto. Alla loro volta questi amici, lusingati dal dono che pure loro spetta, devono cercare altri compratori. Cosí si procede indefinitamente. Trattasi di un contratto nullo perchè fatto sotto condizione di assurdo, giacché per non esservi frode, converrebbe che il numero delle persone fosse infinito. Frode certo ingegnosa come quella che è fondata sull’ingordigia od egoismo altrui. Questo sistema usasi anche nelle vendite per beneficenza I Boule de neige è altresí chiamato il fiore di una specie di viburno, pallon di neve.

Boulevard: (anticamente boulevart., in italiano, baluardo^ parola d’origine tedesca, boll-iverk per bohl-werk., riparo -di tavole) era il terrapieno, il bastione fortificato. Per estensione poi si disse di una passeggiata di circonvallazione piantata a begli alberi, come ad es. i Bastioni di Milano, i Rampari di Parma (da rempart ^n riparo., bastione)., oppure di un luogo dove sorgevano una volta bastioni. Oggi per una nuova estensione, ogni via larga, arborata, signorile, che attraversa una cittá meglio la cittá delle cittá, cioè Parigi, si chiama in francese boulevard.

Boulevardier: colui che frequenta, che batte il boulevard., quindi che ne ritiene i caratteri, le abitudini. Voce francese spesso riportata ed inconvertibile, dato che abbia tanto valore da meritare il cambio. Parigino al sommo grado.

Bouquet: voce entrata nell’uso popolare invece di mazzo., mazzolino. Bouquet è una variazione di bosquet., boschetto^ unione di piante., e poi di fiori.

Bouquet: è voce quasi tecnica nel commercio per indicare il profumo., V aroma del vino, cosí detto per somiglianza al profumo di un bouquet, mazzo di fiori.

Bouquin: dicesi in Francia di libro vecchio ed usato, ma generalmente di scarso valore. La derivazione è certo del tedesco buch = libro.

Bouquiniste: cosí chiamasi in francese colui che compra e vende libri usati. Questa

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