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Cesáreo: detto di parto compiuto per atto operatorio (dal lat. eaedere = tagliare) mercè il taglio della parete addominale e dell’utero, onde si estrao il feto. Dicesi anche isterotomia addominale; gastroisterotomia. Secondo Plinio, Hist. Nat. VII, 9, Cosare fu cosí chiamato perchè nacque a caeso matris utero onde cesareo deriverebbe da Cesare.
C’est á dire: fr., esplicativo invece di c/oè; non infrequente nel linguaggio giornalistico, specie quando si pretende al lepore ed all’arguzia.
Cestinare: voce familiare, specie del linguaggio giornalistico, e vuol dire gettare nel cestino^ il che si intende delle carte inutili giudicate tali e specialmente dei manoscritti indegni di stampa.
C’est la faute de Voltaire: ritornello di una canzonetta francese assai in voga sotto la restaui-azione:
S’il tombe dans le ruisseau, c’est la faute de Rousseau; et si le voila par terre, d’est la faute de Voltaire.
C’est le commencement de la fin: è il principio della fine! motto attribuito al Talleyrand su Napoleone I dopo i disastri di Spagna. Cfr. Shakespeare That is the true beginning of our end (Midsummer Night, F, 1).
Ceterum censeo Carthaginem esse delendam: motto intercalare con cui Catone l’antico concludeva ogni suo dire: «del resto io penso dover Cartagine esser distrutta» . Ripetesi per significare l’insistenza di un’idea ad un dato fine, includendovi il concetto di ostilitá e di inimicizia, onde il modo di dire: delenda Carthago.
Chablis: nome di un vino bianco di Francia, cosí detto dalla cittá di Chablis, Cablíacum dei latini. Questo vino è di rinomanza mondiale: spiritoso, fine, profumato, limpido, digestivo, eccita e non offende la intelligenza, resiste oltremare. Senonohè i mercanti rinnovano con questo vino i miracoli di Cristo che mutò l’acqua in vino alle nozze di Cana, giacché ogni vino bianco è Chablis in Parigi, come ogni acquavite è Cognac. Eufemismi francesi: un po’ come da noi avviene pel Chianti.
Chaoonne: musica o l)allo dal ritmo lento e a tre tempi che serviva di finale nelle opere e ne’ balletti, ed era molto in voga nel secolo XYII.
Chacun á son tour: locuzione francese a cui equivale il nostro modo: una volta per uno, senza contare le molte locuzioni popolari, come questa: una volta corre il cane e un’altra corre la lepre.
Cliacun avec sa ohacune: V. Sa chacune.
Chaise longue: fr. poltrona o sedia a sdraio, voce nostra e classica; ma pochi l’usano. Stando al Fanfani, chaise longue sarebbe stata tradotta in Toscana in urla orribile cislonga.
Chalet: una delle poche voci italiane, che ottennero l’onore della cittadinanza straniera è villa. Noi per compenso usiamo spesso la parola chalet, che in italiano si direbbe villetta svix^eo-a, cioè a dire co’ tetti acuminati, sporgenti e le pareti rivestite di larice e adorne d’intagli che tale è lo stile delle casette rustiche nella Svizzera. Nell’antico francese v’è chaslet, derivato dal latino casa = capanna, onde chalet. Secondo il Littró chalet proverrebbe da un Castel lettum: lat. sempre, dunque.
Challenger: ing., specie di piccola nave veliera, nota specialmente come da corsa e da diporto.
Chambertin: vino rosso di Borgogna, squisitissimo e di gran pregio: caro a Napoleone I.
Champagne: provincia della Francia, (dal latino campus zzi Campania) dai cui vigneti, in terreni ricchi di carbonati di calce e di silicati, si ricava il , celebre vino di questo nome; bianco, spumante, e che produce un’ebrezza esilarante speciale: è perciò obbligatorio in ogni ricca imbandigione e nelle cerimonie doUe inaugurazioni; almeno la moda e la consuetudine hanno imposto che cosí sin. Preparato con ammirabile cura in ogni particolare, diffuso in tutto il mondo, costituisce una delle ricchezze della Francia. La produzione media è valutata a sotto milioni di bottiglie. I nomi di Moét, Cliquot, Koederer, etc, fabbricatori di questo vino, hanno rinomanza mondiale. Oggi che si tendo ad imitare gli inglesi o una