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Crepe, Crépon, Crèpe de Chine: crespo, rt^suto iiiio di seta o di lana che servo specialmente por abiti muliebri ed ha per caratteristica la superficie non liscia o raj sata, ma mossa e crespa. | Crepe, usato ’assolutamente, significa in francese il lutto, la fascia del lutto al braccio o al cappello. I Crèpe, latino crispus, it. crespo.
Crescit eundo: cresce coli’avanzare, motto latino che si dice per lo piú in mal senso, di coso che ingrandiscono col loro avanzare. Manifesta corruzione del virgiliano (Eneide, IV, 175) (Fama) viresque acqufrit eundo.
Crespín: nel dialetto meneghino, ventaglio.
Cretonne: e non creton come molti scrivono. Cosi è chiamata una tela di cotone, stampata o bianca, usata specialmente per camicie. È detta cosí dal nome dell’inventore, e il piú celebre luogo di fabbrica fu Lisieux in Normandia.
Crever les yeux: locuzione francese che significa essere una cosa evidente, che la vedrebbe un cieco, che salta agli occhi. Crever è dal latino crepare, éclater.
Crevette: voce del gergo familiare francese: donna galalite; letteralmente granrhiolino.
Cria: nome volgare che si dá all’ultimo nato degli uccelli di nido, ed in generale a tutti gli uccelletti nidiaci. | Cria è altresí buona voce nostra che largamente significa la generazione nascente e piccina degli animali ; cosí io intesi dire da un pescatore che certa specie di pesca guasta la cria minuta dei pesci. Il Petrocchi nota cria -~ piccola angailla, ( in toscano ceca, cecolina) fra le voci morte. Hon. strana teoria che certe belle voci e vive, volgari e dialettali, debbano essere dichiarate morte perchè non appartengono alla parlata fiorentina!
Criant: part. fr. del verbo crier, gridare, bandire (cfr. grida: - bando). Questa voce è usata metaforicamente, anche presso di noi, in luogo di stridente, urtante, che fa ai pugni, etc.
Cribbi: (lett, cribro, vaglio) esclamazione volgare lombai’da incui[)errovoronza è storj)iato occultato il nome di Cristo; <’ similmente dicesi cisto! cristiani.’
Cricket: con questa parola inglese noi chiamiamo l’antichissimo giuoco italiano del trucco: voce semi-morta. In questo giuoco le palle si gettano mediante un bastone o maglio ricurvo in fine e terminante con un piccolo anello con cui si raccoglie e scaglia la palla. La quale deve passare in un cerchio di ferro jnobile, infisso nel centro del campo. Per le altre norme particolari, vedi J. Gelli, op. cit.
Criminale: da aggettivo divenendo sostantivo, è neologismo (fr. criminel)? Come sost. ha esempi lampanti del Boccaccio. Significa non solo chi è convinto reo, ma chi ha disposizione atavica e fisica al delitto: derivato criminaloide col suffisso oide (gr. eidos, forma, specie) tolto dal linguaggio fisico, che ne attenua e modifica il senso. V. Oide.
Criminaloide: V. Criminale.
Criseoelefantina o criselefantina: detto di statua, antica (ellenica) fatta d’oro le vesti e d’avorio le carni: èu yQvoov uaí eXécpavrog. Tale fu Giove Olimpico di Fidia .
Crispino: familiarmente e per celia dicesi per calzolaio. Crispino e Crispiniano, venerati martiri, 25 ottobre, anno 287, erano di professione calzolai. Da crispus. lat., cioè da’ capelli ricciuti o crespi.
Criterium: cosí nel linguaggio delle corse sono chiamate le gare de’ poliedri e de’ corridori giovani, le quali servono di pronostico per l’avvenire o a giudicai’o del loro valore. | Criterium, cosí scritto è parola francese dalla forma latina, in italiano criterio (dal greco crino =: distinguo, giudico).
Critica: detta dell’etá della donna, vedi Etá critica.
Critico: nel senso di dubbio, pericoloso, grave, riferito a condizioni, stato morale, politico, ricorda ai puristi pel suo valore estensivo il francese critique, voce propria del linguaggio medico. Conviene essere puristi molto esporti per avvedersene. I Critico nel dialetto milanese {critegh) vale pedante, sofistico, stitico, di difficile contentatura.
Croc-en-jambe (donner un): vi conisponde sí noi senso proprio come nel figurato il modo italiano dare il gambetto.
Crocevia: è parola dell’uso per indi-