Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
(3iò’ che volgarmente dicesi indigestione, i Dispepsía chiamano i medici con voce generica quei disturbi passeggeri, localizzati allo stomaco, per eifetto di alterazioni chimiche dei succhi gastrici o per cause anatomiche.
Dispiaciuto: ^^qv dispiacente: formatipica brutta del dialetto napoletano.
Dispitto: per dispetto, sdegno: voce antiquata ohe vive nella locuzione «in dispitto» per effetto della divulgata popolaritá del Canto X doíV Inferno dantesco: come avesse V inferno in gran dispitto.
Dispnèa: (gr. dis che ha senso avversativo, e pQièo = respiro) in medicina significa la difficoltá di tirar su il fiato, la (juale si accompagna a molte malattie.
Disponibilitá: (fr. disponibilité., officier en disponibilité) dicesi degli ufficiali dello Stato, dispensati dal prestar servizio per soppressione d’ufficio o per riduzione de’ ruoli organici.
Distaccamento: termine militare tolto dal francese (détachement) . Indica quella squadra o compagnia o drappello che presta il suo ufficio lungi dal corpo e dalla sede principale. Tale senso ha pure il verbo distaccare. I puristi hanno torto a riprendere queste voci, giacche esse non solamente sono parole organate nella lingua dell’uso, ma conviene anche pensare che r Italia, soggetta per secoli al dominio politico di altre nazioni, non ebbe eserciti suoi e perciò quando potè instituirne uno, dovette ricorrere alle voci presenti e dell’uso militare, e specie alle parole di Francia, su le cui istituzioni in molte cose il governo della terza Italia si modellò. Avvertasi in fine che distaccamento è accolto dalla Nuova Crusca e cosí il verbo distaccare con un esempio del Montecuccoli.
Distinguersi: per segnalarsi., farsi strada^ nome., è dal Fanfani ripreso per gallicismo: se distinguer. Lá logica induce il Fanfani a condannare anche i de rivati distinto e distinzione a cui suppliscono le parole nostre reputato, segnalato., ragguardevole., ammodo, garbato etc. e riguardo, stima., riverenza., dignitá etc. A mio avviso essi sono, come tanti altri, francesismi di difficile distinzione, tanto pili che non mancano esempi classici. Certo anch’io penso che il frequentissimo uso che di queste parole si fa, specie distinzione e distinto, proceda da influsso francese. Comunque si pensi, il vero è che son parole che vanno facili per le bocche di tutti mentre le nostre occorrono piíí specialmente nell’uso letterario.... o del popolo umile.
Distinto: V. Distinguersi.
Distinzione: V. Distinguersi.
Dito di Dio: metafora tolta dalla Bibbia e usata popolarmente per significare la visibile punizione di Dio. Ntimeri Vili, 17 ; Vangelo di S. Luca XI, 20.
Ditta: questa parola che vale Compagnia Societá di commercio spesso è attribuita, con intenzione di ingiuria ad istituti compagnie il cui carattere è o dovrebbe essere morale anzi tutto, non commerciale venale. Es.: «Povera Chiesa ! Una volta almeno contava al suo attivo delle conversioni notevoli che rialzavano il prestigio della ditta nei momenti diffícili, richiamando su lei l’ammirazione degli imbecilli...».
Dittico: (dal gr. diptykos = pieghevole in due) quadro diviso in due tavole di legno, da aprirsi e chiudersi a piacere, per lo piú in arco o a sesto acuto, detto anche ancóna.
Diuresi: termine medico formato dal greco e significa abbondante secrezione di urina.
Diuretico: attributo di que’ medicamenti e di quelle sostanze che hanno facoltá di aumentai’e la secrezione dell’urina.
Divano: parola con la quale si indicano in Oriente le assemblee nelle quali i sovrani e i loro ministri tengono consiglio e danno udienza. Piii specialmente si intende del ministero ottomano e della Cancelleria della Sublime Porta.
Divaricare: allargare, aprire, verbo spesso usato nel linguaggio medico.
Divergenza: contrario di convergenza, ed è voce usata in senso traslato per indicare disparitá., differenza di opinioni, quasi che tendano a punti opposti.
Diversivo: agg. sost., usato talora in senso traslato per deviazione., passaggio opportuno ad altro argomento o cosa.