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secondo la moda in vogaj Spencer, Educazione, Cap. I. Fashion indica altresí il complesso della gente mondana, magisira elegaíitiarum. Ad es. La fashion parisienne. In cittá la fashion preferisce recarsi al Municipio di sera [E. Nevers, Galateo della borghesia^ pag. 102]. Derivato è fashionahle = alla moda, elegante.
Fashionable: V. Fashion.
Fastidio: i)er svenimento., sincope, sfinimento è da molti ripreso come improprio e idiotismo lombardo (vegní fastidi). Il Petrocchi nel suo diz. italo-fiorentino non registra tale senso e giustamente, il che non toglie che il vocabolo sia, in tale uso, comune anche fuori di Lombardia.
Fata viam invenient: i fati troveranno la via (cioè le cose si compiranno per loro forza) Vergilio, Aen., Ili, 395.
Fatto: la locuzione mettere al fatto per informare, è dai puristi ritenuta non buona.
Fattrice: voce del linguaggio zootecnico e dell’industria dell’allevamento del bestiame, quasi per significare la materialitá fisiologica del fare, cui madre e genitrice disdirebbero come voci proprie dell' uomo. Voce dello Sport.
Fattura: in napoletano vale maleficio, malia., stregoneria. Cfr. fattucchiera. Latino factura, sortilegiuni, maleficium.
Faubourg: parlando di Parigi sembra doveroso por noi nominare le sue vie francesamente: dicesi dunque faubourg e non borgo o sobborgo., come pur si chiamano molte strade in Italia che pur non sono borghi propriamente, come via Borgo Nuovo a Milano , Borgo S. Stefano a Bologna. In origine erano in fatti vie fuori del borgo e il nome rimase anche quando la via fu compresa nella cittá. Per r etimologia, o da faux-bourg o da for-foris, francese hors (bourg).
Fault: sbaglio o piú esattamente, trattandosi di giuoco, fallo. Ma nel giuoco italico antico della Pali acorda (V. LawnTennis) si costuma dalla gente mondana usare i termini inglesi, e perciò si dice fault al battitore che lancia la palla fuori dal campo. V. Baddoloy: 11 lawn-tennis. Manuale Hoopli.
Fausse oouohe: falso parto o aborto.
A. Fanzini, Supplemento ai Dixionari italiani.
Eppure la perifrasi francese sembra piú gentile e cauta a pronunciarsi da una dama che non la voce italiana.
Fausse maigre: dicesi francesamente in certo linguaggio, di quella donna, che, essendo di ossatura fine, abbia piú. tosto l’elegante apparenza della magrezza che la vera magrezza. Questa falsa magrezza è ritenuta pregio di beltá: infatti il pannicolo adiposo, ove non ecceda, piace nella donna come la musculatura nell’uomo.
Faute de mieux: fr. in mancanza di meglio.
Fauteuil: in francese vuol dire poltrona. Ma una persona di vita mondana anteporrá dire: «Ho preso un fauteuil per questa sera alla Scala» e non una poltrona o una poltroncina. La parola fauteuil proviene dal basso latino faldistorium., che a sua volta è di origine tedesca.
Fauve: è in francese ciò che in italiano dicesi fulvo, colore rossiccio ardente. Ma oramai i colori delle stoffe nel linguaggio delle mode sono espressi in francese.
Faux-col: letteralmente in fr. falso collo cioè colletto.
Faux-ménage: locuzione inconvertibile in italiano: falsa famiglia ? famiglia posticcia? Evvia ! la voce vi sarebbe, cioè concubinaggio: ma anche in tal caso questa nostra lingua plebea nel nomo inchiude un senso di biasimo. Invece il faux-ménage non implica nulla e serve assai bene per indicare la convivenza in due, come fossero marito e moglie, senza gli impacci e le conseguenze delle leggi che regolano il matrimonio. V. Collage e Demi monde in principio.
Fave dei morti: e altrove ossa dei morti, specie di piccoli dolci fatti con pasta di mandorle in forma di favo che costumano nell’occasione della festa dei Morti.
Faveto linguis: letteralmente favorite con le lingue, cioè tacete: locuzione di Orazio {Ode I, lib. III).
Favo: (lat. favus) in medicina significa una dermatite parassitaria, caratterizzata da tumefazione forte che, maturando, si palesa in foggia di cellule o favi: devesi a un fungo parassitario doli’uomo o degli
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