< Pagina:Panzini - Dizionario moderno.djvu
Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta.

conforme. Ondo ne derivò V aggettÌYO giunonico^ detto di donna formosa, o attributo di membra di donna in cui la bellezza non sia disgiunta da prestanza ed opimo sviluppo.

Giuri: o, secondo l’origine inglese della parola, Jury: voce internaz. accettata nel diz. italiano. Dicesi anche giuría^ l’assemblea consesso de’ giurati. Oiuri è altresí nome di commissioni incaricate di esaminare e di giudicare su speciali questioni. Oiuri d’onore quello che decide di questioni cavalleresche, cioè a dire se vi sia no motivo di duello. La parola, probabilmente, a noi provenne per via della Francia ove quella voce insieme all’istituto passò al tempo della Rivoluzione (1791). In francese sono accolte le due forme juri e jm^y.

Giury: V. Oiuri.

Glabro: francese glabre in luogo di liscio è aggettivo non infrequente: lat. glaber =r liscio, calvo.

Glaciale: da latino glacies = ghiaccio, vale gelato; è quindi un’esagerazione applicarlo ad acGoglienxay aspetto e simili in luogo di fredda. Invece è conforme alla natura della lingua francese tale esagerazione, onde glacial = insensible., ruorne^ iíidifférent . Aecueil glaciale mine glaciale, abord glacial.

Gladio: latinismo: gladÌ2is =^ apadvi.

Glande: V. Appendice.

Glandola tiroide: glandola sottostante a quella cartilagine della laringe la quale in taluno sporge all’infuori ed è chiamata volgarmente il Pomo d’Adamo. L’ufficio di questa glandola, nella economia dell’organismo non è ancora ben noto. L’etimologia della voce tiroide non è delle piú certe: la piú probabile sarebbe questa da ^vQEÓg scudo ed slòos forma, cioè sewti forine.^ detto propriamente al Pomo d’Adamo, indi esteso alla glandola sottostante.

Glassa: V. O lassare.

Glassare: versione fonica del francese giacer = gelare: verbo usatissimo nel linguaggio culinario e significa, per quel largo senso estensivo che hanno i vocaboli francesi, couvrir de gelée, cioè cospargere dolci carni di una specie di gelatina che li rende piú vistosi: quindi bue glas sato., coppa glassata, etc. Il signor P. Artusi nel citato manuale di Culinaria, scritto con grazia nostrana e purezza di lingua da far arrossire molti testi scolastici, (voglio dire i loro autori) propone in tale senso le voci crosta e crostare. Ma forse non gli soccorse l’antica nostra parola biuta che il Petrocchi s’affretta a collocare nelle voci morte, e che udii viva nel popolo in búida.

FyavKa EÌg Adijvag: leggesi negli Uccelli di Aristofane V. 301. Tlg yXavu Adi^va^’’ i’iyays. Portar nottole ad Atene e vasi a, Samo., cioè far cosa superflua.

Gli: è di solito dai grammatici ristretto al solo dativo sing. maschile = a lui: nell’uso toscano e di tutta l’Italia media, ove prende suono di je, vale anche familiarmente a lei, le. Si usa anche — pur in Toscana — in cambio della forma letteraria, ma greve e lunga, loro, a loro. Yero è che il gli in tale senso non esco dal dialetto e dal parlar familiare. Non mancano però esempi letterari: «Chi si cura di costoro a Milano ? Chi gli darebbe retta? {Pr. Sposi., Cap. XI), benché si potrebbe spiegare come usato con forza di collettivo. V. ci. Oli usasi anche per H = loro. Es. Oli ho visti io.

Gli affari sono il danaro degli altri: motto felice e vero nella sua lepidezza iperbolica che leggesi in un romanzo francese della signora Girardin, Marguerite aux deux Amours, Bruxelles, pag. 104, e che fu rinnovata da A. Dumas in un suo dramma La question d’argent (Les affaires., e’est bien simple., e’est l’argent des autres). Cfr. il motto comune alla civiltá mercantile: gli affari sono gli affari. V. Positivismo.

Gli dei se ne vanno: V. Les Dieux s’en vont.

Glissons, n’appuyons pas: il verbo ^/*5ser francese, risponde ai nostri n(íx\A sorvolar e., passar sopra e simili, passer légèreínent sur un sujet., sur une matiére, sur un toH., sur un reproche^ etc. La locuzione su riferita ci è assai comune ed è tolta da un antico e noto verso francese: glissex, mortels., n’appuyez pas:

Sur un mince cristal l’hiver conduit leurs pas: le précipice est sous la giace.

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.