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scienze non fosse un carattere delle lingue moderne.

Idiotismo: da íòiog = privato, e il solito suffisso in ismo: diminuzione considerevole e mancanza della intelligenza, di origine congenita, coincidente quasi sempre con uno sviluppo incompleto del cervello. (Vedi Imbecillitá). Idiotismo nei nostri dizionari indica parola o frase particolare in una lingua e non traducibile in un’altra, sempre però da tóto^ sforma particolare. Come astratto per indicare la condizione di idiota i dizionari hanno idiotaggine. Idiotismo ci deve essere provenuto da idiotisme francese, e conviene accettarlo.

Idrante: (gr. íjócj^ =: acqua) sono cosí dette le bocche d’acqua degli acquedotti, praticate a varie distanze, e servono per annaffiare o spegnere incendi.

Idrico: acqueo: dal prefisso ^c?r oio^ro, gr. i)ÒQ = vòcúQ acqua, cfr. il lat. udus = umido, e onda. Termine della fisica.

Idroelettrico: attributo di quelle nuove opere meccaniche che trasformano la energia delle acque in forza elettrica. Ead. vòcoQ., acqua.

Iemale: piace agli esteti (ai quali ingemmando di voci peregrine il loro dettato sembra senz’altro di scrivere in perfettissima maniera) questo aggettivo antico in vece di invernale: latino hiemalis. Ma è lecito supporre che a dar nuovo corso a questa parola trecentistica abbia piú direttamente contribuito il francese hiémal., con quel grazioso suffisso ale come in mattinale., liliale., lacuale^ medicale., etc. (Iemale è pur voce usata in meteorologia, in idraulica e pratica agraria).

Ieratico: dal greco leQog = sacro, dunque sacerdotale; ma a questo aggettivo í seguaci delle tendenze estetiche annettono l’idea di adorno, composto, disposto secondo una linea di stile; riflesso esteriore di un’interna sacra solennitá. Una femmina ad es. di costumi tutt’altro che sacerdotali, sará detta in attitudine *era^*ca se alquanto artifiziosamente composta. Ma anche questa moda delle preziose parole passerá... per dar luogo ad un’altra.

lottatore: «chi segnatamente in quel di Napoli è creduto portare con la presenza e lo parole disgrazia ed impaccio: specie di stregone innocente e passivo. lottatore si nasce come poeta» cosí il Tommaseo. Spesso la malignitá o l’ignoranza umana indica alcuni innocenti come iettatori e li espone ad una forma crudele di persecuzione.

I fratelli hanno ucciso i fratelli: emistichio del noto coro del Manzoni nel Conte di Carmagnola, atto II, che accenna alle lotte fratricide fra italiani e italiani nell’evo medio. La gaia e scettica indole del popolo italiano spesso rivolge a sensi faceti il tragico annunzio: sorto quasi comune delle piú gravi e terribili sentenze.

I giardini di Armida: locuzione antonomastica per indicare luogo di voluttá e di piacere. I giardini della maga Armida, mirabilmente e voluttuosamente sono descritti dal Tasso nel XY e XVI della Gerusalemme: questo è il porto del mondo, e qui il ristora delle sue noie e quel piacer si sente che giá sentí ne’ secoli dell’oro l’antica e senza fren libera gente.

Ignis ardens: lat. fuoco ardente, denominazione data al successore del papa Leone XIII, secondo la celebre profezia di S. Malachia, vescovo irlandese del secolo XII.

Ignoti ladri: non paia stranezza, ma certo è che questi duo vocaboli sono cosí spesso fra di loro congiunti da acquistar forza di locuzione. La quale non derivò dal fatto che i ladri non hanno costume di lasciare il loro biglietto con su il nome (che sarebbe domandare di troppo), ma dalla impunitá di cui sogliono di solito godere nelle loro imprese: sono anche chiamati nel linguaggio giornalista i soliti ignoti. Questa locuzione fa il paio con l’altra: severa o rigorosa inchiesta, su cui un futuro Manzoni potrebbe forse fare sfoggio di umore come giá il grande Lombardo fece su le Gride spagnuole contro i Bravi {Promessi Sposi, cap. I).

Il bello è lo splendore del vero: locuzione attribuita a Platone senza alcun fondamento di testi, manifestamente dedotta dalle idee platoniche della medesimezza del Vero e del Bello. Frase fatta.

Il ben dell’intelletto: emistichio dantesco (Inf. Ili, 16) stravolto, come al solito,

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