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In: sin dove si arrivi con Fuso di questa proposizione usata alla francese invece dell’italiano di non è facile stabilire. Corto è preponderante sempre di piú, come da esempi: Mantello in seta, pantofole in pelle, letto in ferro, bastimento in acciaio etc. L’uso buono nostro vuole che si adoperi di per indicare la materia di qualche lavoro. Dunque letto di e non in ferro. Dicesi comunemente delle stoffe in bianco^ in celeste^ in rerde^ etc, come compimento del verbo vestire, e non è modo conforme all’indole della nostra lingua. Ora senza far questione di purismo e di grammatica, anche i nostri pili ardenti sostenitori del parlare e scrivere come vien viene, devono ammettere che questo doppio uso delle preposizioni, (giacché, esse sono come i perni del discorso) è, non un pregio ma un difetto grande in qualsiasi linguaggio. Un maestro di scuola insegnerá secondo Fuso o secondo grammatica V Questa grave domanda può altrui sembrare ingenua, e con triste arguzia si può rispondere: «ne in un modo ne nell’altro!» Potrei ribattere: «molti in veritá cosí fanno». | Le locuzioni in allora^ in riguardo, in ajjpresso, etc. sono riprovate, bastando gli stessi avverbi senza bisogno deíViíi.
Inalazione: dal latino «"«/za/are = soffiare. Dicesi in medicina delFassorbimento mercè la respirazione di gas, vapori o liquidi polverizzati.
In alto luogo: ovvero un altissimo personaggio^ perifrasi neologica della politica per non nominare il re o la corte.
In alto mare: dicesi metaforicamente che una questione è ancora in alto mare^ quando è ancora insoluta e tarderá molto a venire a riva, cioè a risolversi.
Inanizione: termine scientifico usato dai medici specialmente per inedia, sfinimento, estenuatone: dal basso latino inanitio e per via diretta, dal fr. inanition. Lo accoglie la Crusca con esempio del Botta.
Inattaccabile: detto di persona, reputazion<!, condotta pura, integra, che non può essere riprosa, incensurabile, ricorda ai puristi il fr. inattaquahle. Lo accoglie la Crusca. li (;rit(U’io di cui si valgono gli Accademici della Crusca nelFaccogliere nel respingere parole di provenienza francese estensione di senso dedotto da altre lingue, non è dei piú facili a comprendere. Ma conviene ammettere che la cosa è molto difficile e il giudizio dei piú incerti. V. la Prefazione. in base a o del...: locuzione comune specie del linguaggio degli uffici, reputata viziosa dai puristi, invece delle maniere buone, in conformitá^ sul fondamento etc. Es. In base al verdetto dei giurati l’accusato fu assolto.
In camera caritatis: dicesi di avvertimento rimproveri dati in segreto, come preavviso cortese, senza che altri lo sappia.
Incanagliarsi: è versione del francese s’encanailler = se lier avec de la canaille. Il verbo buono e toscano è ingaglioffarsi del quale un bell’esempio è nel Machiavelli nella nota lettera a Francesco Vettori: «mangiato che io ho, ritorno all’osteria: quivi è Foste, per l’ordinario un beccaio, un mugnaio, due fornaciai! Con questi m ingaglioffo per tutto dí giocando a cricca, a tric-trac, etc.». Notevole e miserevole fortuna delle nostre parole, il Petrocchi registra fra le voci fuor dell’uso ingaglioffare e fra le voci dell’uso incanagliare! La Crusca non accoglie questa voce.
Incanalare: per istradare, avviare.^ mettere su la buona strada, è neol. assai brutto.
Incartamento: «dicasi coi toscani inserto» ammonisce il Rigutini (cioè il fascicolo che contiene una data pratica riguardante un dato affare). Dicasi purel se non che mi par che molti invece che dir coi toscani inserto, dicano coi francesi dossier. V. questa parola. La Crusca ha accolto incartamento.
Incastellatura: chiamano cosí i meccanici lo scheletro od ossatura dolio macchine físse, a guisa di castello. V. Baiy, voce inglese, che è pure in francese fatta báli.
In cauda venenum: nella coda il veleno, cioè nelle ultimo parole si occulta la puntura, il colpo. Locuzione latina, tolta probabilmente dalFoi)iníono che nella coda di al(!uni animali, s<!orpioni, serpi, etc, stessi» la violenza del veleno.